2018: la retrospettiva
Gli Swiss Skills di Berna sono stati «un’incredibile cornice per mostrare al grande pubblico le competenze svizzere, la migliore pubblicità anche per noi falegnami», afferma Thomas Iten. «La risposta dei media è stata enorme. Positivo è anche il fatto che la competizione si svolge su due anni, così che i giovani possono avere una visione d’insieme nella fase decisiva della scelta professionale.» Pure a livello economico il 2018 è stato un anno che ha dato buoni risultati; come costruttiva è stata la collaborazione con le parti sociali per un nuovo contratto collettivo di lavoro nel 2021. «Pur avendo posizioni diverse stiamo lavorando ad una soluzione che dovrebbe essere accettabile per tutti.»
Il 2018 è stato un buon anno anche per il VSSM. «Tutti remano nella stessa direzione: la Conferenza dei presidenti, le sezioni, il personale della sede centrale e, naturalmente, il comitato centrale che ha visto l’arrivo di Heinrich Hochuli e Fabrizio Wüthrich, due ottimi e preziosi membri; con Anita Luginbühl poi, abbiamo per la prima volta nella storia dell’associazione una donna come vicepresidente. Tutto ciò mi rende molto felice.»
Critico Iten lo è invece nei confronti di una politica dei prezzi al ribasso, sotto accusa non sono solo le aziende straniere ma pure quelle indigene: «Spesso la guerra è fatta in casa, e questo non dovrebbe succedere.» C’è poi la questione degli apprendisti e la difficoltà sempre maggiore di trovare dei buoni studenti. L’ottimo lavoro delle sezioni, così come le esposizioni professionali promosse dai Cantoni, permettono di avvicinare sempre più giovani alla professione e alla fine di trovare lavoratori qualificati. «L’assunzione di giovani professionisti è e rimane una delle priorità del VSSM.»
2019: le previsioni
Il rinnovo del contratto collettivo di lavoro continuerà a impegnare il VSSM anche nel corso del nuovo anno. L’auspicio del presidente Iten è che si possa trovare un accordo che sia accettato dai delegati. «Un aspetto centrale sarà la questione del pensionamento anticipato: sarà incluso o meno nel nuovo CCL? Sono sicuro che un buon CCL con un modello di pensionamento anticipato sia possibile. Una maggiore flessibilità sarà un altro aspetto dei negoziati» che dovranno portare ad un contratto equilibrato per grandi e piccole aziende. «Sono curioso di vedere come la situazione evolverà.» Il VSSM si è prefissato l’obiettivo di essere presente sul piano politico: dal 1. gennaio scorso l’associazione è entrata a parte dell’Unione svizzera degli imprenditori con la convinzione che «le nostre preoccupazioni saranno meglio ascoltate. È stato inoltre creato un gruppo di lavoro interno nell’intento di migliorare il profilo politico dell’associazione e di promuovere attivamente la posizione del VSSM su determinati temi».
Il 2019 sarà anche un anno importante per la scuola superiore del Bürgenstock: «Non vedo l’ora di festeggiare il 75° di fondazione. È un centro di formazione con un prestigio e una tradizione che mi rendono davvero orgoglioso. Sarà una grande cosa.»
Cambiamenti in arrivo
Tre gli aspetti toccati da Thomas Iten. Il rallentamento economico prospettato per l’industria delle costruzioni che potrebbe colpire anche il ramo delle falegnamerie. «Mi auguro solo che sia una breve recessione e che le aziende si riprendano rapidamente. Sono fiducioso, il nostro settore è ben posizionato.»
La digitalizzazione. «Il mondo della falegnameria sta diventando sempre più digitale, questo è un fatto che ogni azienda e anche il VSSM devono affrontare. Personalmente, non vedo un pericolo ma un’opportunità.»
La nuova sede centrale di Wallisellen. «Ci stiamo preparando al trasloco che avverrà all’inizio del 2020. Si conclude così un progetto discusso a lungo, un processo ripagato da una soluzione ottima per l’associazione che offre condizione di lavoro ideali ai dipendenti.»
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